Laurea Magistrale in Ingegneria Civile

Informazioni generali

Tipo di corso
Classe di "corso"
Codice
396
Titolo di accesso
Laurea triennale
Tipo di accesso
Libero
Durata in anni
2
Crediti
120
Struttura didattica
Anno attivazione
Lingua del corso
Italiano
Curriculum corso
GENERALE

Descrizione

Il Corso di laurea Magistrale Interateneo in Ingegneria Civile nasce nel 2009 dalla trasformazione del Corso di laurea Specialistica in Ingegneria Civile attivato nel 2006, sulla scorta di un progetto culturale in convenzione con l'Università di Napoli Federico II. Tale convenzione consente di allargare lo spettro delle competenze disponibili sulla didattica e di mettere a disposizione degli studenti anche le strutture di ricerca (laboratori) dell'Università di Napoli. A tal proposito, va osservato come gli obiettivi formativi del corso di laurea siano diversi da quelli delle lauree magistrali della stessa classe attivate presso l'Università di Napoli, rappresentando per entrambi gli atenei un completamento ed una complementarietà. Infatti, il corso di laurea attivato presso l'Università del Sannio è caratterizzato da un approfondimento a più ampio spettro nell'ambito delle tematiche proprie dell'ingegneria civile, mentre presso l'ateneo napoletano l'offerta didattica è più specifica in singoli settori (due magistrali differenti per Strutture e Geotecnica oppure per Sistemi Idraulici e Trasporti). Tale progetto culturale ha ottenuto un significativo riconoscimento dalle parti sociali intervistate e un'elevata percentuale di occupazione dei laureati magistrali, grazie alla formazione di figure professionali molto flessibili, in grado di sfruttare le opportunità di lavoro relative a tutte le tipologie di opere e servizi di ingegneria civile. Tale versatilità risulta particolarmente importante nei momenti di crisi del mercato del lavoro, nei quali, al contrario, la eccessiva specializzazione e settorializzazione possono rappresentare un ostacolo. La stessa considerazione si applica nella formazione di figure di coordinamento e dirigenziali (soprattutto negli enti territoriali e nelle imprese/aziende di piccole dimensioni), le quali richiedono un elevato profilo professionale ma, al contempo, sufficientemente ampio per gestire tutte le problematiche che si possono presentare. Trattandosi di una laurea magistrale, è stata comunque individuata una connotazione leggermente più marcata nell'ambito dell'ingegneria sismica, in considerazione delle ben note problematiche di rischio sismico presenti in Italia, sia per quanto riguarda le nuove costruzioni che per gli edifici e le strutture esistenti. Tale esigenza risulta particolarmente sentita nel territorio sannita, che risulta, come ben noto, ad elevato rischio sismico.

L'offerta formativa propone, al primo anno, l'approfondimenti degli strumenti metodologici-operativi della matematica, nonché delle competenze nel settore delle infrastrutture idrauliche, dei sistemi di trasporto e del governo delle trasformazioni urbane e territoriali. Ha inoltre inizio il percorso di specializzazione in ingegneria sismica con la dinamica delle strutture e le costruzioni in muratura; tale percorso verrà completato nel secondo anno con le costruzioni in cemento armato e in acciaio e la dinamica dei terreni. Infine, vengono forniti gli strumenti per affrontare gli aspetti progettuali e metodologici relativi agli impianti per l'edilizia, nell'ottica di un approccio energeticamente sostenibile nel settore delle costruzioni.

Profilo e sbocchi professionali

Il profilo è quello di un ingegnere civile in grado di affrontare le problematiche (progettazione, direzione dei lavori, collaudo) relative alle costruzioni, alle infrastrutture idrauliche e di trasporto, alle opere in terra, alla sostenibilità energetica delle costruzioni. La figura professionale formata dal corso di laurea può essere responsabile/coordinatore/manager di società o aziende private del settore dell’ingegneria civile, oppure di uffici tecnici delle pubbliche amministrazioni (Comuni, Province, Università, ASL, ecc.) operare in proprio come progettista, direttore dei lavori collaudatore, consulente con competenze nel settore delle costruzioni (edifici, ponti, serbatoi, ecc.), dei trasporti, delle opere geotecniche, con competenze anche sostenibilità energetica e all’inserimento urbanistico delle opere.

Le competenze professionali acquisite nel corso di laurea riguardano la progettazione e manutenzione di opere anche complesse nel settore delle costruzioni, degli impianti e delle infrastrutture, e sono basate sulla conoscenza dei diversi aspetti coinvolti: geotecnico, idraulico, strutturale, delle reti stradali e dei trasporti, urbanistico e impiantistico. Una connotazione particolare riguarda la competenza nel settore dell'ingegneria sismica. Le competenze in ciascun ambito riguardano approcci teorici, applicativi e normativi aggiornati a livello nazionale e internazionale anche su aspetti innovativi ed avanzati.

Gli sbocchi professionali dei laureati magistrali in ingegneria civile, sulla base del profilo professionale e delle conoscenze tecniche acquisite, sono costituiti dalle società di progettazione e dalle imprese di costruzione e manutenzione di opere, impianti e infrastrutture, dalla libera professione, dalla direzione e gestione di cantieri, dalle strutture tecnico-commerciali, da società ed enti di servizio, dalle amministrazioni pubbliche ed enti locali per la pianificazione urbanistica e la gestione dei rischi territoriali, la progettazione, la gestione e il controllo delle opere e dei servizi urbani e territoriali.

Requisiti di ammissione

L'accesso è subordinato al possesso di un titolo di laurea e di conoscenze in alcune discipline scientifiche di base e caratterizzanti dell'ingegneria civile, che sono da ritenersi propedeutiche per le attività formative previste dal corso di laurea magistrale. Inoltre è richiesta la conoscenza della lingua inglese. Il possesso di questi requisiti sarà accertato dal curriculum personale in base ai crediti acquisiti e al livello di conoscenza raggiunto nelle suddette discipline. Il dettaglio in termini di settore scientifico-disciplinare e di numero di crediti propedeutici è riportato al link https://www.ding.unisannio.it/offdidattica/corsi-di-laurea-magistrale/i… .

Sono ammessi ad iscriversi coloro che abbiano conseguito il titolo di Laurea in Ingegneria nella classe L-7 secondo il DM 270/04 o L-8 secondo il DM/09 con un voto di laurea non inferiore a 85, ovvero coloro che abbiano conseguito il titolo di laurea in una classe diversa, con una media degli esami non inferiore a 24.

Modalità prova finale

La prova finale deve verificare la padronanza degli argomenti studiati e la capacità di espressione, pertanto consiste nella redazione e nella discussione pubblica, in presenza di una commissione appositamente nominata, di una tesi individualmente scritta, in cui sia stato sviluppato, sotto la guida di uno o più docenti relatori, un argomento caratterizzante il profilo professionale previsto dalla Corso di Laurea Magistrale. La preparazione della tesi può richiedere la trattazione di argomenti di ricerca o di progettazione avanzata, e quindi la necessità di svolgimento di attività di sperimentazione in laboratorio, l'utilizzazione di software avanzato, l'analisi di letteratura tecnica internazionale.

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