Smart Cities University Challenge: Unisannio in finale

L’Università del Sannio partecipa alla finale della Smart Cities University Challenge 2017.  

L’Università dell’Aquila in collaborazione con il laboratorio nazionale Smart City and Communities del CINI (Consorzio Universitario Nazionale per l’Informatica) ha organizzato quest’anno la prima edizione della competizione nazionale CINI Smart Cities University Challenge tra i laboratori di smart city delle diverse università italiane afferenti al CINI.

La competizione ha avuto inizio ad ottobre 2016 e si sviluppa in più fasi per concludersi il 24 aprile 2017 presso l’Università dell’Aquila, in concomitanza con la conferenza internazionale ACM ICPE (https://icpe2017.spec.org/conference-program/co-located-event.html) che ospiterà la fase conclusiva della challenge.

Durante la prima fase, i docenti di riferimento delle università afferenti al CINI (quasi tutte le università italiane) hanno definito un progetto su uno dei temi nell’ambito smart city, individuati dall’università organizzatrice (mobilità, trasporti, illuminazione pubblica, gestione rifiuti, gestione parcheggi, …) e hanno avviato un hackaton locale per selezionare il gruppo da portare alla sfida nazionale.

Presso l’Università del Sannio, il professore Eugenio Zimeo, coordinatore del laboratorio locale Smart City and Communities del CINI e referente dell’iniziativa, ha definito un tema di ricerca e sviluppo nell’ambito dei trasporti, proponendo un’infrastruttura ICT in grado di impiegare i dispositivi mobili (smartphone) come sensori distribuiti per l’acquisizione di informazioni sui mezzi di trasporto pubblici e sulla loro utenza, in accordo al paradigma del crowd sensing. Il sistema periferico di sensing è abilitato da una tecnologia di identificazione a radio-frequenza (beacon) basata sullo standard Bluetooth 4.x, in grado di segnalare la presenza di un bus o di una fermata al dispositivo dell’utente sul quale è installata una specifica App prevista dall’infrastruttura.

La fase di Hackaton locale ha consentito di selezionare un team costituito da due studenti della laurea triennale (Stefano Soriano e Andrea Vetrone) e un neo laureato della laurea magistrale (Danilo Cianciulli) che hanno lavorato allo sviluppo della soluzione (infrastruttura server-side e app per smartphone) dal mese di gennaio al mese di febbraio 2017, con il coordinamento del prof. Zimeo.

Chiusa la fase locale di sviluppo e sottomessa la documentazione, l’Università del Sannio è stata ammessa alla fase successiva insieme ad altre cinque università italiane: Università dell’Aquila, Università di Milano Bicocca, Università di Parma, Università di Venezia “Ca Foscari”, Università di Roma “Tor Vergata”.

Il 20 marzo le Università ammesse si sono sfidate presentando le idee, le soluzioni proposte, e le tecnologie realizzate. A valle della presentazione, i referenti di ciascuna università hanno espresso delle preferenze mediante un meccanismo di voting on-line basato su diversi criteri di valutazione.   

Il team dell’Università del Sannio si è posizionato al secondo posto a pochissimi punti dal primo.https://www.facebook.com/events/1407383192646989/

La prossima fase vedrà i sei team impegnati nella realizzazione di un sistema che metta insieme i sei sistemi realizzati dalle diverse università per arrivare all’Hackaton finale (L’Aquila, 23 e 24 aprile 2017) che sancirà il vincitore finale della prima edizione della CINI Smart Cities University Challenge.

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