Giovedì 14 ottobre, nell'ambito del ciclo di seminari RUNIPACE, dalle ore 14 si terrà in in presenza (Aula SA9, Complesso di Sant'Agostino, capienza 35 posti) e a distanza su canale YouTube di UniSannio il seminario su "Promozione della pace nel mondo: opportunità e rischi dello sfruttamento intensivo delle fonti energetiche rinnovabili". Relatore il prof. Maurizio Sasso, docente di Fisica tecnica industriale dell'ateneo sannita.

L'intervento intende analizzare luci e ombre di uno sfruttamento intensivo delle fonti non fossili che potrebbero garantire l'accesso all'energia, per esempio elettrica, delle moltitudini di popoli attualmente sprovvisti nei paesi più poveri incrementandone il livello socio economico e decrementando il tasso di mortalità. La disponibilità di energia è elemento determinante per il progresso sociale di un popolo e prerequisito essenziale per l'assicurazione di alcuni diritti umani fondamentali, quali quelli alla salute ed all'istruzione, incidendo quindi indirettamente su fattori scatenanti le conflittualità.

Inoltre, il minor consumo mondiale di fonti fossili potrebbe mitigare un ulteriore elemento che tradizionalmente ha "giustificato" numerose guerre, come il controllo dei luoghi di estrazione del petrolio e delle rotte di commercio dello stesso. D'altra parte, come temuto dai rappresentati dei Paesi poveri, anche lo sfruttamento delle rinnovabili da parte dei paesi ricchi, se non accompagnato da misure di "democrazia energetica" e quindi di ricadute dirette per i popoli dei vantaggi dello sfruttamento delle fonti autoctone, potrebbe sostituire ad un modello di egemonia del petrolio quello  di accaparramento da parte dei paesi ricchi di "combustibili" rinnovabili, quali le biomasse, sottraendole al loro naturale utilizzo, come la coltivazione per l'alimentazione e l'allevamento (feed or food).