Strategie neuroprotettive nella demenza di Alzheimer. Il ruolo degli agonisti di GLP-1
Strategie neuroprotettive nella demenza di Alzheimer. Il ruolo degli agonisti di GLP-1
"Strategie neuroprotettive nella demenza di Alzheimer. Il ruolo degli agonisti di GLP-1" è il titolo del seminario che si svolgerà al Dipartimento di Scienze e Tecnologie il 3 luglio 2019 alle ore 12, presso la Sala riunioni in via Francesco De Sanctis.
Interverrà Alberto Granzotto del Center of Excellence on Aging, University G. d’Annunzio, Chieti.
Entro il 2050, i costi sanitari legati alla cura dei pazienti affetti da malattia di Alzheimer (AD) sono destinati a mettere a rischio le economie mondiali. Ad oggi, le terapie disponibili per l’AD sono sintomatiche e non in grado di modificare il decorso della patologia. Si rende quindi necessario trovare delle efficaci alternative terapeutiche per far fronte a questa imminente crisi sanitaria. In questo scenario, numerose evidenze indicano come il dismetabolismo glucidico svolga un ruolo rilevante nei processi che convergono verso un danno cerebrale legato all’età. Il diabete mellito di tipo 2 (T2DM) è strettamente associato al declino cognitivo. L’invecchiamento, il principale fattore di rischio per l’AD, peggiora drammaticamente l’impatto della disomeostasi glucidica sulle funzioni cognitive. Nuovi studi, inoltre, hanno dimostrato come l’AD e il T2DM condividano molti meccanismi patogenetici, tra i quali: un deficitario metabolismo del glucosio, aumentato stress ossidativo, insulino-resistenza, e amiloidogenesi. Nel cervello, l’insulina non agisce solo come modulatore delle attività metaboliche ma svolge un ruolo centrale nel regolare i processi neurotrofici e neuroendocrini. Durante il talk, verrà discusso il ruolo del Glucagon-like peptide 1 (GLP-1) e dei suoi analoghi, comunemente usati per il trattamento del T2DM, farmaci che si sono dimostrati particolarmente efficaci nel promuovere i processi di plasticità sinaptica e nel contrastare i deficit cognitivi. In particolare, si discuterà degli effetti di un trattamento a lungo termine con exenatide, un analogo del GLP-1, in due modelli murini di AD. Gli effetti di exenatide sono stati valutati anche in topi wild-type adulti, impiegati come modello di senescenza. Questi lavori mostrano la potenziale utilità e translazionabilità di farmaci impiegati per il T2DM nel trattamento dei deficit cognitivi legati all’invecchiamento.